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sabato 11 febbraio 2017

Andrea del Verrocchio e Leonardo da Vinci, Il Battesimo di Cristo

La bottega di un artista nel Quattrocento
Durante il Quattrocento il luogo principale della produzione artistica è la bottega tradizionale. La direzione dei lavori spetta a un maestro, coadiuvato da apprendisti, garzoni giovanissimi, che per alcuni anni svolgono presso di lui mansioni di diverso genere, dalla preparazione dei colori e delle tavole al trasferimento del disegno del maestro sulla superficie da dipingere, sino alla vera e propria esecuzione di parti d’opera.
Se l’organizzazione del lavoro in bottega è in genere settoriale e gerarchica, vi sono anche casi in cui artisti già affermati affiancano il maestro principale in previsione di un lavoro molto impegnativo o urgente. L’opera che probabilmente testimonia maggiormente la collaborazione tra il maestro e i suoi collaboratori è il Battesimo di Cristo di Andrea Verrocchio, conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze.
Andrea del Verrocchio e Leonardo da Vinci, Il Battesimo di Cristo, 1470-1478, Firenze, Galleria degli Uffizi
Il Battesimo di Cristo
La tavola fu dipinta per la chiesa vallombrosana di San Salvi, dove la ricordano le fonti cinquecentesche, tra cui il Vasari (1550 e 1568). A dare valore a questa tesi è anche la notizia che l’abate di quel monastero fu a più riprese fra’ Simone di Michele, un fratello del Verrocchio. È allora possibile ipotizzare che con la commissione di quest’opera, avvenuta presumibilmente fra il 1470 e il 1475, Simone abbia cercato di favorire il fratello.

La pala, come già detto, è opera di più mani. Ad Andrea, il capobottega, è da ascrivere l’impianto generale, le figure del Battista e del Cristo, e forse dell’angelo che guarda verso il compagno (alcuni studiosi ne attribuiscono invece la paternità a Botticelli, attivo nella bottega verso il 1470). Un mediocre collaboratore è invece responsabile delle mani aperte di Dio e della Colomba dello Spirito Santo, al centro, del palmizio a sinistra, nonché delle rocce e della vegetazione verso cui s’avventa un rapace a destra.

A Leonardo, come è stato riconosciuto per primo dal Vasari, spetta l’angelo di sinistra, inginocchiato che regge la veste di Cristo, nonché il soffuso paesaggio che si perde in lontananza. L’intervento di Leonardo è stato inoltre di recente confermato in altre porzioni dell’opera: nelle acque in primo piano, estese fino a immergere oltre i piedi del Cristo anche quelli del Battista; nel modellato del corpo e del viso del Redentore. Il ruolo che Leonardo ha nella realizzazione del dipinto sembra quella di un vero e proprio maestro, non di un collaboratore. Il Verrocchio, sempre più impegnato nella sua attività di scultore, dovette delegare alla sua bottega l’esecuzione dei lavori e per questo poche opere possono essere attribuite con certezza alla sua mano. 

Andrea del Verrocchio e Leonardo da Vinci, Il Battesimo di Cristo, dettaglio del volto del Cristo e del Battista.

Andrea del Verrocchio e Leonardo da Vinci, Il Battesimo di Cristo, Dettaglio delle acque del fiume.

Andrea del Verrocchio e Leonardo da Vinci, Il Battesimo di Cristo, Dettaglio degli angeli.